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    Il sesso visto da lui… e da lei
    Uomini e donne, due mondi a confronto diversi quanto complessi; due modi differenti di rapportarsi al sesso e che suscitano molti interrogativi. Cosa si nasconde dietro l’universo maschile e femminile? La donna sente gli stessi impulsi dell’uomo oppure è vista tutt’oggi come la figura dedita alla famiglia e al compagno?

    Il sesso è considerato da molti come l’azione più naturale che un uomo possa compiere ma in realtà non è così. Qualcuno sicuramente starà pensando che non è vero, che se il rapporto diventa “complicato” è solo a causa dei problemi della coppia o del singolo ma, pensateci bene, a chi non è mai capitato di trasformare quello che dovrebbe essere un atto spontaneo in un’attività programmata, colpevole l’inevitabile routine delle nostre vite? Chi non ha mai subito un calo del desiderio, a causa di stress, stanchezza e nervosismo?

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    La presenza o meno di una sana intimità funge da misuratore delle “possibilità di sopravvivenza” di questa ai problemi e misura, letteralmente, la tanto decantata complicità che da sola è in grado di tenere in piedi un rapporto. Affinché la magia possa accadere però, c’è bisogno di sincerità da parte di entrambi i partner, quel tipo di sincerità che è possibile avere soltanto se ci si sente desiderato, accettato, valorizzato e soprattutto amato: il che non è per niente facile, perché parliamo di due soggetti appartenenti a “generi diversi”.

    Gli uomini e le donne sono dotati per natura di modi di fare, punti di vista e meccanismi biologici del tutto differenti, dalla quale derivano aspettative sulla vita e sulla propria dolce metà all’antitesi tra loro, che comportano la nascita di problemi di comunicazione e frequenti malintesi. L’uomo, per esempio, ha bisogno di sentirsi rispettato, ammirato e soprattutto necessario per la sua donna che, dal canto suo, è alla semplice ricerca di un compagno che le dedichi attenzione. Quindi, mentre per il primo è importante avere delle conferme, la seconda necessita soltanto di sostegno emotivo e di un senso di protezione. Tali differenze sono ancor più evidenti nel “come”, l’uomo e la donna si rapportano all’intimità.

    Non è un mistero che l’uomo sia in grado di accoppiarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. La scienza definisce tale capacità biologica con il nome di “risposta aciclica”, definizione che rende l’atto per loro quasi un processo meccanico: a uno stimolo visivo o a un contatto fisico, corrisponde uno stimolo erotico che lo rende “pronto” in pochi minuti e, fattore da non sottovalutare, attento alla sola prestazione in atto.

    L’approccio della donna invece è più profondo, emotivo, basato essenzialmente sul coinvolgimento piuttosto che sull’atto in sé. Per la donna, specifici aspetti fisici del proprio partner che al contrario possono eccitare un uomo hanno sì importanza, ma non nella stessa misura delle emozioni suscitate dalla persona vista nella sua interezza. La donna, inoltre, attraversa dei diversi momenti in cui il suo interesse per la libido subisce degli sbalzi, che possono portarla anche a farne del tutto a meno, atteggiamento definito dai manuali come “risposta ciclica”.

    Sicuramente uomini e donne si accoppiano perché spinti dalle stesse motivazioni: attrazione, puro piacere, amore... Ciò che li distingue dunque è il diverso significato che viene attribuito all’atto in sé e le differenti modalità comunicative che vengono esplicitate, con cui uomini e donne esprimono emozioni differenti, positive e negative: passione, bisogno di intimità emotiva e fisica, odio, distruttività; si esprime inoltre l’attrazione fisica; il desiderio di procreare; il bisogno di ottenimento di vantaggi personali (sedare l’ansia, l’angoscia, la solitudine...); confermare la propria identità o potere e ottenere altri vantaggi personali quali denaro, facilitazioni varie...

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    La sfera della sessualità umana è un aspetto fondamentale del comportamento che coinvolge fattori biologici, psicologici (emotivo-affettivi), contestuali, sociali, culturali e si manifesta attraverso tre elementi significativi: l’identità sessuale, la sua funzione e la relazione di coppia. La prima è rappresentata dall’identità di genere, di ruolo o di orientamento (ossia il genere della persona desiderata); a tale proposito, ricordiamo che sin da quando si nasce l’individuo viene “trattato” innanzitutto in base alla sua appartenenza biologica (maschio o femmina) e con la crescita si crea un’appartenenza di “genere”, che è influenzata dal contesto familiare e culturale in cui è vissuto; la funzione, ha a che fare con l’eccitazione e l’orgasmo e, infine, la relazione di coppia include le dinamiche affettive, la passione, l’intimità; il rapporto e il tipo di relazione (omo o etero).

    Se si considerano fattori di natura biologica e fisiologica, e nello specifico la sfera ormonale, si può affermare che l’impulso è governato da un ormone chiamato testosterone; esso è situato nell’area cerebrale dell’ipotalamo, che presenta dimensioni più grandi nell’uomo rispetto alla donna e ciò spiegherebbe il motivo per cui nel maschio l'impulso erotico è così forte. Nella società collettiva per antonomasia “L’uomo è cacciatore” ma cosa vorrà significare questa affermazione?

    Atavicamente parlando, si può affermare che la figura femminile è sempre stata quella dedita alla famiglia e alla crescita dei figli, mentre la figura dell’uomo è stata quella che si è occupata soprattutto economicamente della sua famiglia. L’uomo, in base al principio della “conservazione della specie”, tenderebbe ad accoppiarsi con più donne possibili, per differenziare maggiormente il suo patrimonio genetico; al contrario, la donna, dal punto di vista della sopravvivenza individuale, ha bisogno di accoppiarsi con l’uomo giusto, quello con cui vorrà portare avanti la specie attraverso la procreazione di un figlio.

    L’uomo “ama” collezionare esperienze, per affermare la sua mascolinità e virilità e quindi utilizza la seduzione come strumento per rafforzare la propria autostima; dopo aver “consumato” l’atto, per il maschio finisce lì; la donna, invece, spera quasi sempre che ci sia un dopo. Ciò ha a che fare con il differente significato che viene attribuito alla funzione; non a caso la cosiddetta “prima volta”, per una donna è fatidica, vale a dire, che comunemente e socialmente viene indotto, soprattutto a livello educativo, che debba essere vissuta dalle femmine con l’uomo che si ama; al contrario per l’uomo ha tutt’altro significato: è un trofeo da raggiungere al più presto come indicatore del fatto che si è virili e “maschi” veri e propri.

    Gli uomini poi utilizzano l’intimità come antistress, un modo per scaricare l’ansia e vivono l’accoppiamento con maggiore disinvoltura, non ponendosi domande su ciò che avverrà successivamente. La donna, al contrario, nel momento in cui lo sta vivendo, si chiede se ci sarà un’altra volta, se rivedrà la persona, che cosa potrà nascere tra di loro, etc etc...

    La tendenza al legame e alla stabilità è molto più delle donne che degli uomini; non è casuale che oggi molti uomini siano ancora oltre i 30 anni single e poco desiderosi di legarsi “seriamente” ad una donna, preferendo “collezionare” relazioni con partner diverse. La donna attribuisce un significato molto profondo alla sua fisicità e al suo corpo; esso viene associato alla dignità personale: se la donna non “si concede” all’uomo giusto o quanto meno a colui con cui ha stabilito un minimo di legame emotivo-affettivo, è come se non si fosse rispettata.

    Ancora oggi, ci si rende conto che i retaggi culturali e sociali, condizionano parecchio queste concezioni, quando al contrario è più onesto pensare che l’uomo, per natura umana, necessita del legame così come una donna, ma per fattori di ordine fisiologico e biologico soprattutto e per la cultura e la società, che lo ha visto vestire il ruolo di cacciatore e dominatore; la donna, al tempo stesso, ha impulsi vivi ma la priorità è differente; cerca il contatto fisico, dopo che c’è stato un contatto emotivo.

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    Tuttora sussistono molte incomprensioni legate al fatto che il mondo femminile non concepisca il desiderio erotico vivo e costante che caratterizza l’uomo e ciò alle volte è motivo di litigio se non di rottura delle relazioni.

    Concludendo, uomini e donne praticano il sesso differentemente e sono spinti da motivazioni dissimili, ma la natura umana è incline sia all’accoppiamento che allo stabilire relazioni profonde significative; entrambe le sfere sono fonte di soddisfacimento e ognuno sceglie ciò che sente, nel rispetto di se stesso e dell’altro.

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    1. reny1970, Brindisi (Puglia)
      Ho letto molte volte certe spiegazioni sul sesso e le differenze. Credo che nel 21'esimo secolo sia un po diverso. Vedo le diversità di coppia tra me e i miei figli! Io con il padre e loro con i compagni! La donna è più libera e vive la sessualità in modo più aperto e non sempre alla ricerca si avere un rapporto di coppia stabile, ma anche solo un'avventura!
    2. niki5615, Roma (Lazio)
      Trovo queste relazioni molto soddisfacenti. Spiegate bene e toccate temi inerenti alla location.
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