Più passano anni insieme, più i partner di una coppia tendono ad assomigliarsi anche fisicamente, non solo nei comportamenti. L'idea è nata da uno studio del 1987, condotto dallo psicologo Robert Zajonc della University of Michigan, il quale sosteneva che le coppie di lungo corso mostrassero effettivamente una maggiore somiglianza fisica rispetto a quando si erano sposate. Per spiegare il fenomeno i ricercatori avanzarono l'ipotesi che due persone che vivono insieme per un lungo periodo, abituandosi sempre di più alle espressioni facciali dell'altro e imitandole inconsciamente, finiscano per sviluppare tratti del viso sempre più simili. Tuttavia, lo studio si basava su sole dodici coppie: un campione molto limitato rispetto agli standard attuali.
Qualche anno dopo, i ricercatori della Stanford University hanno ripetuto l'esperimento del 1987 prendendo però in esame un campione molto più vasto, 517 coppie sposate fotografate all'inizio della loro relazione e poi dopo un minimo di 20 anni fino a un massimo di 69 anni di convivenza. Il grado di vicinanza dei volti prima e dopo è stato sottoposto alla valutazione di "giudici" umani, ma anche a un algoritmo di riconoscimento facciale. Risultato: è vero che i volti delle coppie tendono a somigliarsi all'inizio, a riprova che spesso si propende a scegliere un partner con un aspetto simile al proprio, ma non è emersa alcuna prova a sostegno della teoria che la somiglianza aumenti sempre di più con il passare del tempo.
Il nuovo studio, dunque, ha smentito quella teoria del 1987, provando che i volti dei coniugi non diventano simili con il tempo bensì lo sono fin dall'inizio della relazione, esattamente come altre caratteristiche della personalità, gli interessi, i comportamenti.
«Quando abbiamo iniziato questo esperimento, eravamo convinti che avremmo trovato delle conferme rispetto a quello famoso del 1987», ha dichiarato Pin Pin Tea-makorn, studente di dottorato in ingegneria elettrica responsabile dello ricerca. «Sembra piuttosto ovvio: i coniugi tendono a trascorrere molto tempo insieme, hanno hobby e dieta simili, quindi è normale che dovrebbero diventare più uguali con il tempo. Quindi siamo rimasti sorpresi dal fatto che, nonostante l'utilizzo di un campione molto più ampio di immagini facciali e di misurazioni all'avanguardia per la somiglianza facciale, non siamo riusciti a trovarne».
Commenta il co-autore dello studio, lo psicologo computazionale Michaled Kosinski: «I colleghi dovrebbero dedicare più tempo per convalidare teorie psicologiche diffuse ma costruite su esperimenti deboli: rifiutare ipotesi ampiamente accettate dal mondo scientifico non sarà molto stimolante o degno di notizia come elaborare nuove teorie, ma è altrettanto importante».
E voi, cosa ne pensate? Anche voi, col passare del tempo, trovate che vi assomigliate sempre più ai vostri partner? Fateci sapere la vostra!
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