Il mondo delle relazioni è difficile, non nascondiamocelo. La nostra contemporaneità nutrita di sconvolgimenti politico-sociali e di individualismi più o meno volontari rende la ricerca dell’anima gemella talvolta ardua, idealmente utopistica. Ma, come sottolinea la psicologa Anna Maria Sepe e come sosterremo in questo articolo (nonostante il titolo divagante e provocatorio) il “mondo difficile” che sta tra noi e il partner dei sogni non è soltanto quello esterno, ma anche e soprattutto quello interno alla nostra anima.
Secondo la psicologia, noi viviamo contemporaneamente in un “mondo esterno” e in un “mondo interno”. Nel mondo interno ci sono storia della nostra vita, i modelli comportamentali che ci sono stati trasmessi dai genitori, i cocci e i dolori delle relazioni passate, il senso di noi stessi come individui. Alcune persone tendono a confondere il mondo esterno con il mondo interno, creando un cosiddetto “falso sé” e guardando la realtà con degli occhiali distorti, basati sulle proprie paure e sulle proprie aspettative.
Il mondo interno e il mondo esterno sono così facilmente confusi perché sono in costante relazione, si influenzano e si rimodellano l’un l’altro. Il mondo interno viene plasmato dalle prime importanti esperienze sentimentali delle persone a sua volta riplasma, attraverso aspettative e ricerca di conferme, il mondo esterno. In particolare, una delle urgenze del mondo interno che si dimostra più produttiva è il recupero di quel bellissimo, rassicurante “senso del Noi” che si è sperimentato in passato e si vorrebbe recuperare.
Quindi, quando ci mettiamo in cerca dell’anima gemella, solo raramente facciamo una vera e propria ricerca esterna: più spesso la voglia di innamorarsi è in realtà la ricerca di una nuova comunione con se stessi, o alle volte semplicemente di un cerotto che copra le ferite dell’amor proprio subite in passato. Ecco allora che il mondo esterno, pur oggettivamente difficile, può trasformarsi in una “selva oscura” se dentro di noi albergano il turbamento e il dolore.
Cercare nel mondo esterno ciò che può nutrire il nostro mondo interno non è affatto sbagliato, anzi, è del tutto naturale: i due mondi, quando comunicano in modo naturale, spontaneo e non distorto, guidano i nostri passi verso ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
Per reagire alla sensazione di impotenza che talvolta si prova quando le risposte del mondo esterno non ci sembrano adeguate, oppure percepiamo di essere inadatti rispetto a ciò che ci circonda, è importante tenere a mente due concetti:
Infine, cercare di mantenere il più possibile una porticina aperta sul mondo esterno per permettergli di sorprenderci con incontri inaspettati è di certo un’ottima predisposizione mentale quando si cerca un partner!