L’interrogativo principale quando veniamo a contatto con qualcuno per il quale proviamo trasporto e che ci dimostra attenzione è sempre il solito: mi cercherà per interesse o per amore? le sue intenzioni sono autentiche o sottendono qualche tipo di manipolazione?
Psicologi, esperti, libri, ecc. si sono da tempo sbizzarriti per interpretare e individuare i segnali di vero interesse in amore e ciò avviene per tentare di dare consigli e risposte concrete a tante persone insicure e in balìa degli ambigui comportamenti altrui.
Ne sono nate teorie che partono in primis dall’analisi del linguaggio verbale, paraverbale, del corpo, visto che l’interesse genuino di una persona per un’altra non sempre è palese.
Nell’ambito del linguaggio del corpo, ad esempio, sono stati individuati alcuni segnali interpretabili come vero interesse per l’altro, rimanendo per semplificazione sempre nel rapporto uomo-donna:
Inoltre vengono considerati segnali indubbi di interesse:
Il concetto di priorità è estremamente importante nell’approccio sentimentale e successivamente nel rapporto di coppia. Anteporre le esigenze dell’altro alle proprie, soprattutto a quelle che più ci coinvolgono e ci premono, è la manifestazione più importante del vero amore. Un esempio tradizionale e un po’ vignettistico ma eloquente è quello dell’uomo che tralascia la partita di calcio della squadra del cuore per uscire con la donna che gli piace.
Come si diceva l’amore si nutre di altruismo, ovviamente in maniera reciproca tra i due soggetti, e se è così non è difficile che i rapporti entrino in crisi quando il partner viene considerato alla pari o al di sotto di altre cose: il lavoro, gli amici, gli hobby, quando insomma non si investe su di lui e men che meno si è disposti a sacrificare qualcosa.
Il sacrificare qualcosa di sé per chi si ama rappresenta il fulcro di tutto: l’altro si sentirà amato, importante e tenderà naturalmente a fidarsi del compagno, a contraccambiare le attenzioni, ad abbattere le insicurezze e i timori, tipici dei rapporti amorosi. Investire su questo ha un ritorno, in una sorta di danza nella quale il ritmo consiste nell’alternanza, non dei passi, ma di amore che va e amore che torna.