Nella nostra quotidianità frenetica non sempre si ha la possibilità di mantenere tutto in ordine; le case risentono spesso dei ritmi di vita dei loro abitanti e proprio per questo sarebbe fuorviante dare un giudizio sommario sul disordine che vi possiamo trovare.
Ciò non toglie che con una buona organizzazione anche le persone più impegnate possano sfuggire al disordine cronico (ma spesso non è così). Cosa si nasconde, allora, dietro l’incapacità di gestire con ordine i propri spazi e le proprie cose? Cosa racconta il disordine compulsivo di una persona?
Sotto il profilo psicologico, si sostiene che dietro al disordine esterno vi sia un corrispondente disordine interiore, l’incapacità di prendere decisioni e quindi di assumersi determinate responsabilità. Lasciare oggetti sparsi per casa sarebbe quindi la proiezione della volontà di lasciare in sospeso alcune situazioni o di rinviare determinate decisioni; vi si può ravvisare quindi un meccanismo di difesa per proteggersi dalle conseguenze che una scelta comporta. Se il disordine può rappresentare una paura inconscia, l’altro lato della medaglia è che la persona coinvolta riesce comunque piuttosto bene a trovare quello che cerca in base a logiche creative e di raggruppamento. Non a caso si è sempre parlato di disordine creativo, riferendosi anche a scienziati o artisti passati alla storia per non essere vissuti in case impeccabili...
Diversi studi hanno poi rivelato che si possono attribuire al disordine significati particolari a seconda dei luoghi nei quali si nota:
Al netto di questo “vocabolario del caos”, è bene ripetere che il disordine cela anche alcuni aspetti positivi: un ambiente disordinato non necessariamente riconduce a persone irresponsabili e nel disordine, se non eccessivo, è possibile liberare la fantasia e sentirsi padroni di se stessi. Ciascuno poi vive gli spazi personali in linea con il proprio carattere e le proprie abitudini: l’importante è che un eventuale disordine sia percepito come tranquillizzante e non angoscioso e che le norme generali di pulizia siano rispettate – è ben diverso accumulare vestiti dall’accumulare polvere.
Quella tra ordine e disordine è una dialettica infinita che rispecchia il magma incessante dei nostri pensieri.