• Feed
  • Magazine
  • Online ora
  • Ricerca
  • Email
  • Chat
  • Visite
  • Voti
  • Amici
  • Lista nera
  • Nuovi iscritti
  • Ultimi accessi

  • Accesso Aree Riservate
  • Mia Area
  • Aree altri utenti

  • Mio Profilo
  • I miei post
  • La mia scheda
  • Mie foto pubbliche
  • Mie foto riservate
  • Mio partner ideale
  • Miei avvisi
  • Mio account

  •  
  • Condividi Nirvam
  • Esci


  • Contattaci
    Consigli utili
    Condizioni d'uso
    Privacy Policy
    Cookie Policy

Chiudi
Annulla Confermo
Notifiche ai Post
    Rimuginare troppo può fare male alla salute
    Pensare troppo: un’abitudine che dona inizialmente sollievo ma che, se protratta, ci può far perdere importanti occasioni di migliorare la nostra vita. Ecco perché è importante riconoscere e combattere il rimuginio eccessivo.

    Rimuginare fa parte della nostra natura: è così che impariamo ad assimilare ciò che ci accade e a trovare strategie per fare fronte alle difficoltà. È però certo che quando la “ruminazione” si fa eccessiva può diventare destabilizzante per l’intero sistema corpo-mente. 

    Link sponsorizzato

    Quando ci accade qualcosa di problematico o traumatico, come la separazione da un partner, un problema al lavoro o qualsiasi altra difficoltà, è normale che il nostro cervello ci spinga a tornare spesso sull’argomento, nel tentativo di trovare una soluzione che possa finalmente allontanarci dall’inquietudine, dallo stress o dal dolore. Così ogni cosa che ci accade viene ricondotta a “quel” problema e bastano un profumo o la nota di una canzone per riattivare la macchina dei pensieri. 

    Secondo l’Università del Michigan, il 73% degli adulti della fascia 25-35 anni e il 52% delle persone tra i 45 e i 55 è propenso a rimuginare eccessivamente. Secondo lo psicanalista Claudio Cassardo, questa alta propensione al pensiero “ossessivo” si spiega con il fatto che esso provoca un certo grado di sollievo. 

    Il rimuginio, chiamato anche ruminazione, rimanda in effetti nella sua etimologia all’azione di rimescolare, di masticare: come se un boccone duro da mandar giù fosse ripassato continuamente in bocca per ammorbidirlo. La cosa, in effetti, ha un senso: è normale che i grandi eventi della nostra vita richiedano tanto tempo, e tanto rimuginio, per essere “digeriti” e smettere di far male. 

    Link sponsorizzato

    È anche vero, però, che lasciarci andare al rimuginio senza opporre dei freni rischia di ostacolarci inutilmente: quando si pensa troppo, il senso comune lo dice e la scienza lo conferma, si è meno inclini ad entrare in azione. In poche parole, si perdono potenziali occasioni per risolvere i propri problemi piuttosto che perdere tempo a “rimasticarli”. 

    Inoltre, il rimuginio alza i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, provocando così un indebolimento generale dell’organismo e delle sue difese immunitarie. Anche la qualità del sonno ne fa le spese, poiché l’allerta costante che i pensieri impongono al cervello impedisce di lasciarsi andare a un sonno davvero riposante. Di conseguenza anche il sistema digestivo può entrare in crisi, per effetto dell’insonnia. 

    Quando i pensieri diventano ossessivi i livelli di attenzione e l’attitudine creativa personale ne risentono, e questo è un ulteriore ostacolo che ci spinge nell’inazione, rischiando di aggravare i problemi anziché risolverli. 

    Ecco perché è importante riconoscere che da un lato il troppo pensare è una reazione naturale del nostro cervello alle difficoltà della vita, ma dall’altro lato occorre restare vigili e saper prendere le giuste contromisure quando i pensieri diventano davvero ingestibili. 

    Link sponsorizzato

    Le soluzioni al rimuginio eccessivo sono principalmente due: la terapia psicologica (la quale può aiutare, nei momenti più densi della vita, a sciogliere i nodi problematici e trovare soluzioni) oppure l’attività fisica, la quale è in grado di indirizzare le risorse cerebrali al raggiungimento di uno scopo materiale e rilassa attraverso la fatica. Quando i pensieri ossessivi diventano un problema concreto e persistente, unire questi due rimedi rappresenta la migliore strategia.

    ARTICOLO GIORNO
    PRECEDENTE
    ARTICOLO GIORNO
    SUCCESSIVO
    RACCOMANDATI PER TE
    È giusto mentire sul curriculum quando cercate lavoro?
    Perché mangiamo quando stiamo male
    Lo smartphone per bambini, adolescenti e giovani adulti: una droga che distrae


     Commenti (1)
    Accedi o Registrati per inserire commenti e valutazioni.
    Replica:
    Per piacere inserisci un commento
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    1. paolo3654, Venezia (Veneto)
      Insomma, dipende anche dal problema che ti capita. Se hai un problema fisico attività fisica non ne puoi fare. E se non hai soldi non puoi andar neanche dal terapeuta, ammesso che uno abbia voglia di raccontare tutto a qualcuno. Non so meglio forse pensarci prima per evitare i problemi, piuttosto che affrontarli poi. Poi c'è il problema di trovarsi la morosa, visto che qui siamo in tema ...
    Grazie per aver immmesso il tuo commento!
    Il commento verrà validato dai moderatori e poi pubblicato
    Vai ad inizio pagina