Le emozioni positive negative hanno la funzione di mantenerci in stato di allerta per far fronte alle difficoltà della vita. Questo va bene di giorno, ma quando sensazioni e pensieri si affollano di notte è sempre più difficile lasciarsi andare a un sonno riposante. Tra le cause principali dell’insonnia c’è, infatti, l’abitudine a ripensare ai problemi emersi nella giornata trascorsa quando invece ci si dovrebbe rilassare. C’è un metodo per porre rimedio, almeno parzialmente, a quest’abitudine così negativa per il corpo e la mente? Ecco sei consigli che possono rivelarsi utili:
L’abitudine fa tanto, quando si tratta di riposo notturno. Chi si abitua a seguire degli orari standard per il sonno, ma anche per i pasti, tende a “funzionare” meglio perché il suo corpo si abitua a seguire un ritmo e a mantenerlo nel tempo. Ecco perché andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora può essere un semplice quanto valido aiuto contro l’insonnia.
Secondo alcuni studiosi, tenere un “diario delle preoccupazioni” è un rimedio contro l’ansia e lo stress. Scrivendo i propri pensieri poco prima di andare a letto può essere un modo per scaricarsene e recuperare la serenità necessaria al riposo. Si consiglia di scrivere a mano perché questa attività, con la piccola dose di fatica che comporta, aiuta a scaricare anche le tensioni fisiche. Inoltre è noto che esporsi alla luce dei monitor a tarda ora rende più faticoso l’addormentamento.
Sforzarsi di prendere sonno quando proprio non ci si riesce non ha altro risultato che rendere ancora più ansiosi. Perciò, anche se è controintuitivo, gli esperti suggeriscono di alzarsi dal letto. Meglio prendere una tisana, meditare, disegnare piuttosto che rigirarsi tra le coperte. Scegliete attività rilassanti che possano permettervi di tornare a letto più sereni.
Come abbiamo anticipato prima, la luce degli schermi e i trilli delle notifiche ostacolano il buon sonno. Infatti, la luce blu ostacola la produzione di melatonina, l’ormone regolatore del sonno. Chi soffre di insonnia dovrebbe sforzarsi anche più degli altri a bandire smartphone, tablet e computer almeno mezz’ora prima di dormire.
Molte tecniche di derivazione orientale si rivelano utili contro l’insonnia, sia quando sono svolte di giorno sia quando sono utilizzate di notte in momenti d’insonnia. Le più semplici, che si possono fare anche tra le lenzuola, sono le tecniche di respirazione. Esse sono utili per abbassare il ritmo polmonare e conciliare il sonno. La strategia più semplice prevede di inspirare per quattro secondi, trattenere il respiro per altri quattro e poi espirare, sempre in quattro secondi. Anche lo yoga e la meditazione sono validi alleati per rilassare il corpo di giorno per agevolare il riposo di notte.
Le preoccupazioni sono validi motivi per restare svegli, tutto sommato. Ma anche ad esse si può porre un freno se si impara ad allenare il pensiero positivo, focalizzandosi cioè non sulle negatività ma sugli aspetti positivi della propria vita. È dura, lo sappiamo, ma alla fine ripaga!