Di sicuro conosci almeno una persona che ha “l’innamoramento facile”: le basta incontrare qualcuno di interessante, da cui istintivamente si sente attratta e… tac! Si sente già innamorata. È possibile che anche tu ti riconosca in questo ritratto: infatti non sono poche le persone che trovano facile innamorarsi e a cui capita di provare questa sensazione quasi quotidianamente.
Certo, quando parliamo di “innamoramento facile” non parliamo del vero e proprio innamoramento ma piuttosto dell’infatuazione. Ai fini del nostro discorso, tuttavia, poco cambia: per quanto si possano incontrare ogni giorno tante persone attraenti, chi si infatua facilmente sarà propenso a desiderarne almeno una mentre chi ha bisogno di più tempo potrebbe non lasciarsi affascinare così agilmente.
Tutti siamo diversi e tutti seguiamo dinamiche molto personali quando ci apriamo ai sentimenti. Sembra però che chi si innamora particolarmente spesso abbia una caratteristica in comune: la “vulnerabilità” sentimentale.
Da adulti, tutti finiamo per innamorarci di persone che rispecchiano il modello mentale di amore che abbiamo appreso nell’infanzia. Lo scarto tra i bisogni del bambino e la risposta del genitore crea diversi modelli di attaccamento, come li chiamano gli psicologi. Alcuni modelli sono detti “sicuri” e proiettano la persona ormai adulta verso partner in grado di soddisfare i suoi bisogni, altri invece sono detti “insicuri” e sono caratterizzati da alcune lacune che vanno colmate.
Chi s’innamora facilmente porta dentro di sé la sensazione di una lacuna, un vuoto. Questa sensazione diviene un pungolo interiore lo porta a cercare sempre nuovi stimoli, ossia potenziali partner che lo aiutino a definire se stesso e a sentirsi completo. Sia chiaro, questa non è affatto una cosa brutta! Chi si innamora facilmente, certo, ha un nucleo fragile dentro di sé, ma confrontandosi continuamente con gli altri e lasciandosi interessare da molti potenziali partner coltiva anche la propria creatività. Se la dipendenza affettiva (non riuscire a fare a meno di un partner) ha dei risvolti patologici, la facilità a innamorarsi non ne ha necessariamente!
D’altra parte, gli scienziati ammettono che il colpo di fulmine (sì, esiste davvero!) ha uno scopo evolutivo: chi si innamora facilmente e viene ricambiato farà presto l’amore con il proprio partner e avrà più chance di generare figli che proseguano la specie. La natura, dalla quale nonostante il progresso non è mai possibile evadere completamente, ci tende ogni tanto di questi tranelli per guidarci verso i propri obiettivi. In questo senso possiamo dire che chi si innamora facilmente non ha soltanto una fragilità, ma anche una ricchezza: è in contatto stretto con la natura e con l’istinto, vive la vita intensamente e per questo ogni sua giornata è ricca di emozioni e appagante.
L’importante, per la nostra felicità, non è “quanto” ci innamoriamo, ma “come”. Dall’infatuazione (facile o difficile che sia) al vero amore molta acqua deve passare sotto i ponti, molti rospi devono essere ingoiati e molto impegno deve essere profuso. Chi si innamora spesso o meno spesso deve comunque fare i conti con le stesse sfide, quelle che portano una relazione a diventare profonda e importante.