Cos'è il buonumore? Uno stato d'animo sereno e contento. Con quattro parole il dizionario della lingua italiana liquida questo sentimento; se ci riflettiamo, anche noi stessi non gli diamo grande importanza. Quando c'è, “tanto meglio”, altrimenti pazienza, la vita continua ugualmente e ciò che accade non dipende di sicuro dal nostro umore. Siamo convinti che al massimo il buonumore possa renderci allegri, disponibili, ottimisti ma nulla più. Al limite si pensa che la sua mancanza sia correlata con alcuni disagi psichici (in primis la depressione), certamente non con le malattie "organiche". Ma è davvero tutto qui? No: le nuove frontiere della ricerca scientifica ci dicono che il buonumore è terapeutico, tiene lontane numerose malattie, aiuta a superare meglio e più rapidamente quelle che ci hanno colpito. Proprio così: negli ultimi anni diversi studi stanno dimostrando che il buonumore è uno stato naturale del cervello (come insegna del resto un’osservazione attenta del comportamento dei bambini piccoli…) e che è direttamente coinvolto in numerosi processi di guarigione e nel rafforzamento delle difese naturali. La sua importanza per le nostre vite va dunque ben al di là di ciò che pensiamo abitualmente. Ecco i suoi principali benefici.
Il buonumore protegge il cuore
Una ricerca presentata qualche anno fa presso l'American College of Cardiology (il più importante convegno mondiale di cardiologia) ha ricevuto negli anni successivi numerose conferme da ricercatori di tutto il mondo: il buonumore protegge il cuore. Come? Migliorando la circolazione sanguigna ed abbassandone la pressione, prevenendo l'aterosclerosi e riducendo il rischio di contrarre patologie cardiovascolari, in primis infarto e ictus. In particolare i ricercatori hanno scoperto che il buonumore e i suoi comportamenti correlati (basso livello di stress, propensione al riso...) stimolano l'espansione dell'endotelio, il rivestimento interno ai vasi sanguigni, che favorisce un rapido passaggio di sangue da un vaso all'altro, esattamente come succede con l'esercizio fisico. Il buonumore fa bene quanto una bella corsa.
Il buonumore fa vivere a lungo
Uno studio finanziato dal Sistema Sanitario Nazionale finlandese e pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health ha dimostrato per la prima volta la connessione esistente fra un pensiero favorevolmente orientato – caratteristico di chi ha l’umore “buono” - e durata della vita. La ricerca ha messo a confronto per qualche anno diversi gruppi di persone caratterizzate da approcci antitetici all'esistenza: indipendentemente da altri fattori esterni, le persone con livelli maggiori di buon umore avevano anche maggiori possibilità di vivere più a lungo degli altri.
Stimola le difese immunitarie
Esistono alcuni parametri in base ai quali è possibile verificare il buon funzionamento delle difese naturali dell'organismo. Così, un gruppo di ricercatori del Center of Neuro Immunology di Loma Linda, in California ha condotto uno studio per verificare se esistessero dei comportamenti in grado di influenzare questi parametri e migliorare l'efficienza del sistema immunitario, la barriera naturale che protegge dalle malattie. Il lavoro ha evidenziato come la somministrazione di un film umoristico, che induce il buonumore, abbia contribuito a incrementare sensibilmente i livelli di immunoglobine, dei leucociti e delle citochine, sostanze che il corpo utilizza per resistere alle infezioni e proteggerci dagli agenti tumorali.
Difende dall'artrosi
Quanti di primo acchito penserebbero che esista una correlazione fra l'artrite reumatoide e il tono dell'umore? Eppure è così. Uno studio presentato presso il College of Rheumatology di Boston ha evidenziato come uno stress cronico derivato da anni di insoddisfazioni, preoccupazioni, malumori continui sia responsabile di un indebolimento della capacità di risposta alle infiammazioni, che possono così degenerare nelle forme artritiche. Gli eventi negativi fanno reagire al massimo tutto l'organismo, che combatte per non essere travolto; uno stillicidio continuo alla lunga esaurisce le nostre capacità di reazione. Al contrario il buonumore, mantenendo bassi i livelli di stress, tiene sotto controllo le infiammazioni riducendo le probabilità che queste si trasformino in artrosi.