Lasciare una persona per la quale si prova ancora amore non è un controsenso. Può capitare per diverse ragioni, ad esempio dopo un tradimento o un episodio di violenza, a causa di una malattia o anche per motivi pratici e professionali. Doversi allontanare da qualcuno che si ama è già doloroso, ma quando si è costretti addirittura a fare il primo passo può essere ancor più difficile.
Anche chi crede che “l’amore vince su tutto” sa che in determinate condizioni è meglio lasciare andare una persona, pur restando sentimentalmente legati a lei. Per la maggioranza di chi si trova in situazioni come questa, la goccia che fa traboccare il vaso è la stessa: un’irreparabile perdita di fiducia.
Dicevamo che lasciare un partner di cui si è innamorati sembra un controsenso, ma in fondo l’amore ci porta quotidianamente al cospetto della follia, facendoci sconfinare spesso in comportamenti illogici. Altrettanto illogico, ma assolutamente vero, è che chi più ci ama più ci ferisce, a volte. E quindi occorre lasciare la persona di cui si è innamorati ogni volta che la sofferenza si fa troppo intensa, costante, potente al punto da minacciare il sentimento stesso.
Il sentimento d’amore, però, può essere un ostacolo alla presa di decisioni nette. L’esigenza di chi lascia una persona di cui è ancora innamorato è saper “tagliare” la relazione in modo chiaro, aperto, senza però darsi quelle false opportunità che spesso chiamiamo “seconde possibilità”. Il discorso non dovrebbe essere “me ne vado perché ti amo” ma “me ne vado perché mi amo”, riconoscendo una volta per tutte il proprio diritto alla serenità e razionalizzando che una certa persona non può più essere la giusta compagna di vita.
È particolarmente importante affrontare il momento della rottura in modo delicato e soprattutto onesto: inventarsi una scusa per litigare, sparire, lasciare per messaggio sono tutti segnali di debolezza con pesanti effetti collaterali sul partner. Lasciare una persona che si ama significa farlo nel modo più onesto e consapevole possibile, accettando anche il fatto che lei possa soffrire, possa piangere, possa non capire. Da parte nostra, però, deve esserci tutto lo sforzo di spiegarci, senza lasciare spazio alle ambiguità o alle frasi fatte.
Secondo gli esperti, una volta fatto il grande passo, la strategia migliore da adottare è quella del “no contact”. Quando si lascia qualcuno che si ama, infatti, il rischio di ritornare sui propri passi facendosi guidare più dall’angoscia che dalla ragione è molto alto. Questa strategia impone prima di tutto di cancellare ogni legame social, bloccando i profili del partner per evitare pericolose ricadute “ossessive”, e poi anche di evitare contatti fisici o telefonici per un certo periodo di tempo.
Lasciare una persona che si ama significa provare e forse anche far provare molto dolore all’inizio, e per questo dobbiamo essere certi di avere al nostro fianco figure di supporto, oltre a continuare il più possibile a tenere salda la razionalità. Occorre tenere a mente più possibile (e farseli ricordare) i seri motivi per cui si è giunti a questo punto, avere fiducia nella capacità del tempo di lenire le ferite e soprattutto restare coscienti di avere fatto tutto questo per un bene superiore: il proprio, e poi anche quello altrui.