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    Filofobia: la paura di amare esiste?
    La paura di amare esiste e talvolta è all’origine di una vera e propria fobia. Anche se tutti quando ci innamoriamo proviamo un brivido, il filofobico è davvero terrorizzato dai sentimenti e fa di tutto per evitarli.

    Si può avere paura di amare, tanto da evitare l’innamoramento a tutti i costi? Secondo la scienza, sì: parliamo di filofobia. La parola, di derivazione greca, significa proprio “paura dell’amore” e indica una condizione decisamente limitante. Il filofobico tende a rinchiudersi in se stesso e ad evitare i rapporti, specialmente quando sente che la “molla” dell’amore sta per scattare. 

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    Chi sono i filofobici? Secondo la sessuologa Marinella Cozzolino, sono principalmente uomini e sono portatori di un’idea molto elevata dell’amore, percepito come “troppo per sé”. Chi è filofobico adotta una serie di comportamenti tipici, tra cui l’evitamento: quando sente che il rapporto con una persona si sta facendo troppo stretto, di norma lo recide e fugge. Una relazione con un filofobico sarà improntata principalmente al sesso, poiché egli tenderà ad evitare accuratamente tutti gli altri momenti di condivisione (passeggiate, cene fuori…) che possano aprirgli la strada a “qualcosa di più”. Ma neanche questo genere di relazione, alla lunga, sembra reggere: i sentimenti sono sempre in agguato e così il ghosting, cui il filofobico ricorre spesso e volentieri. 

    Ma da dove viene questa paura di amare? Secondo la dottoressa Cozzolino, la paura più grande è di cadere nella dipendenza. Chi teme l’amore teme la condizione di “sudditanza” che questo sentimento può portare, con il rischio di essere ferito dall’abbandono o il pericolo di perdere il controllo. Chi è filofobico è, essenzialmente, una persona con poca fiducia negli altri, dai quali si aspetta solo il peggio. 

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    Riconoscere la filofobia è difficile, ed è particolarmente importante non ergerla a scusa nel caso di rapporti problematici. Questa paura è ben dissimile da un atteggiamento narcisista, calcolatore, anaffettivo o semplicemente dalla paura di impegnarsi, eppure in un primo momento le manifestazioni possono essere le stesse. Anche se questa, come tutte le fobie, è una manifestazione che andrebbe compresa e abbracciata, non bisogna per questo credere di poter cambiare o convincere il partner filofobico. L’insistenza non paga, in questo caso, e il rischio di farsi male è davvero elevato. 

    Dalla filofobia si guarisce? Certo che sì! Prima di tutto, a chi ne soffre occorre abbandonare una certa idea di sé: quella della persona sfortunata inserita in un mondo di squali pronti a ferirla. Riconoscere che le storie finite male del passato non sono una condanna ma, spesso e volentieri, una scelta inconsapevole, è il primo passo. Questo concetto è molto conosciuto, ma giova ripeterlo: se abbiamo sviluppato la filofobia dopo tante storie finite male, chiediamoci perché ci siamo legati spesso a persone capaci di ferirci. In amore tendiamo a ripetere copioni dolorosi perché non riusciamo a immaginare per noi delle storie a lieto fine. 

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    Oltre a ciò la filofobia, come le altre fobie, è affrontabile in seduta psicologica con un terapeuta qualificato. Un percorso psicologico anche breve, orientato alla soluzione del problema specifico, rappresenta un’ottima scelta perché ha alte probabilità di riuscire, permettendo finalmente a chi ne soffre di lasciarsi andare e vivere meglio.

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     Commenti (4)
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    1. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Anche nel disegno... chi si allontana a gambe levate da un cuore in tumulto è l'uomo!!! Ehehehe
    2. simpatica1838, Salerno (Campania)
      Mi sono resa conto che tutti gli uomini sono filofobici.. e non solo in chat.. Io che sono stata sempre innamorata dell'amore mi trovo a dover provare una nausea infinita.. Penso di non essere l'unica.. Desideravo tanto d'incontrare una bella persona.. purtroppo sono destinata a stare da sola... La speranza è solo un' illusione!
      cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Però vorrei dirti che questo non credo sia il posto giusto... qui davvero, per ciò che è parso a me ascoltando vari racconti, ci sono molti uomini con disagi psicologici, che forse fuori di qui sono emarginati. Se sei giovane cerca ancora un po'... se invece hai un'età più elevata, magari hai già avuto una vita... allora ti direi... ma che te lo fa fare??!!! Tienti quel poco o tanto che hai e non andare a cercare rogne!
    3. cri_cri62, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
      Brutto disturbo... molto invalidante perché ci si priva del risvolto più bello dell'amore e dell'amicizia: i sentimenti, la condivisione di stati d'animo, il sapore di buono. Io vorrei dire alle persone più giovani specie a quelle di sesso. maschile... guardate che quando sarete anziani a scaldarvi il cuore non resterà il ricordo di una scopata, seppure riuscita bene, ma la sensazione di essersi tenuti per mano nei momenti belli e meno belli della vita. Ricordo che una cosa simile me la disse il mio papà, che era stato un uomo piuttosto sensibile al fascino femminile... eppure mi fece capire che i ricordi belli non sono quelli di incontri erotici ma quelli in cui è prevalso il sentimento.
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