Abbiamo parlato molto spesso del percorso necessario per superare una rottura e riaprirsi al mondo. Vogliamo approfondire il tema scandagliando le emozioni più tipiche che si provano incontrando persone nuove dopo una rottura particolarmente dolorosa. Infatti, spesso si pensa che la reazione a un nuovo incontro dopo un periodo così lungo di tristezza e isolamento debba per forza essere di entusiasmo o sollievo. Certamente è così in astratto, ma a volte è necessario ancora un po’ di tempo perché gli effetti benefici della nuova conoscenza si sentano. Le prime emozioni, in altre parole, potrebbero essere ancora negative.
In particolare, durante i primi incontri dopo una rottura, si potrebbero avvertire emozioni come:
Sapere che è possibile e legittimo provare emozioni negative nel momento in cui si incontra una persona nuova è molto importante, perché aiuta a frenare l’ansia. Infatti, credere che una volta conosciuto qualcuno di interessante ci si riprenderà all’istante dal proprio dolore è piuttosto irrealistico. Se la rottura subita è davvero pesante, è possibile restare a lungo in una “fase di transizione” durante la quale i sensi sono ancora in allerta e si innalzano ostacoli mentali per proteggersi. Non c’è niente di male e non significa necessariamente che la persona appena conosciuta sia “sbagliata”, o che il periodo di guarigione non sia davvero terminato, anzi.
Per ridurre il rischio di sperimentare emozioni negative nei primi incontri post-rottura è particolarmente importante lavorare sull’ansia e sull’insicurezza, e poi evitare il più possibile di lasciare andare la fantasia a briglia sciolta alimentando aspettative irrealistiche. Infatti, dopo un amore finito male, è normale sognare un nuovo incontro “perfetto”, “curativo”, che possa ribaltare completamente il passato e sia superiore in ogni aspetto a ciò che si è già sperimentato. Ma cercare il principe azzurro e dannarsi se non lo si trova è controproducente. E no, non capita solo quando si è molto giovani, anzi, avviene spesso dopo storie lunghe e complesse. A far desiderare il principe azzurro, infatti, spesso non è l’inesperienza ma la stanchezza, il desiderio di non doversi più rompere la testa.
C’è poi la paura, legata al trauma vissuto da poco e al desiderio di non ripeterlo. Anche questa emozione, come le altre, è del tutto legittima ma andrebbe combattuta dandosi tempo e cercando di non lasciarsene sovrastare, se necessario anche chiedendo aiuto.
Tutto sommato è normale avere bisogno ancora di un po’ di tempo per respingere le emozioni negative che rappresentano i cascami della vecchia storia ormai conclusa. È importante riconoscerle, accettare che siano normali ma fare di tutto per combatterle attivamente.