Il tempo del narcisista non è uguale al tempo vissuto da chi lo ama. Come qualsiasi cosa, il narcisista è in grado di manipolare agli occhi dei suoi innamorati anche il tempo: quando è teso alla conquista, egli è in grado di rendere ogni minuto talmente pieno e intenso da dare l'impressione che scorra rapidissimo, ma quando decide di negarsi costringe a vivere momenti eterni, lunghissimi, di vuoto. E poi torna magari, il narcisista, torna e ti stupisce con effetti speciali, scoppiettanti fuochi d'artificio: il tempo accanto a lui riprende a scorrere, per interrrompersi di nuovo quando se ne va ancora, con nuove promesse e nuove scuse. Manipolare il tempo, per il narcisista, manovrando inconsapevolmente assenza e vicinanza, significa manipolare te.
Ma anche lo stesso Narciso ha una visione distorta del tempo, del suo tempo. Chi soffre di questo disturbo sembra vivere in una specie di eterno presente. Per lui, infatti, il tempo non è quello degli orologi ma quello che si adatta ai suoi bisogni: futuro e passato non esistono se non per ricordargli la sua grandezza o per promettergli prossime conquiste. Il resto è tutto un "indicativo presente" in cui tutte le sfumature della realtà si scoloriscono, in cui esiste ai suoi occhi solo ciò che a lui serve. Insomma, il narcisista ha la memoria corta su tutto, tranne che su ciò che gli conviene, e vede tutto, tranne ciò che disturba il suo ego. Non ricorderà cosa ha fatto per farti soffrire e dimenticherà tutti gli inganni, gli sgarbi, le scenate e i tradimenti. Non ricorderà altro che magnifiche conquiste, tra cui la tua.
È per questo che, secondo alcuni psicologi, i narcisisti tendono a "tornare" in amore. Sanno che tradire e umiliare è sbagliato ma non riusciranno mai ad afferrare fino in fondo il dolore che hanno provocato. Per questo si ripresenteranno tranquillamente giorni, mesi o anni dopo alla porta di chi hanno ingannato: non sanno di averlo fatto.
Ma se i compagni perfetti dei narcisisti sono le personalità dipendenti, ecco che la loro memoria corta si scontra con la "memoria lunga" di chi vive l'amore in modo tutto differente, di chi è propenso ai ricordi e ai rimpianti. Stregati dall'enorme forza vitale che il Narciso è in grado di esprimere, è facile in effetti abbandonarsi ai pensieri tristi: è facile rimpiangere i baci non dati, la fedeltà tradita, le possibilità non soddisfatte dall'uomo o dalla donna che è stato in grado di ammaliarti al punto da farti perdere la cognizione del tempo.
Ma, come disse in una celebre frase Carl Gustav Jung, le persone non ci appartengono, ma i nostri anni sì; le persone che ci fanno perdere tempo ci rubano qualcosa che è nostro e dobbiamo assolutamente riappropriarcene.
Uscire dalla dipendenza affettiva, come scrive la dott.ssa Silvia Pittera, significa riappropriarsi del tuo tempo e sostituire il tuo calendario. Significa, per te, smettere di contare i giorni "da quando Narciso se n'è andato" e iniziare a contare in avanti, costruendo giorno dopo giorno la tua nuova vita.