L’idea che avere molti amici sia un segno di successo e una conferma di valore, mentre averne pochi significhi esattamente il contrario, è sbagliata. Di fatto, per quante persone possiamo incontrare ogni giorno, solo poche restano stabilmente nella nostra vita e ancora meno sono quelle con cui si intesse un rapporto davvero profondo. Il limite è posto dalla natura: non solo il tempo della giornata è breve, ma anche la nostra stessa mente va in saturazione quando è esposta a stimoli troppo numerosi. È perfettamente normale avere accanto poche persone “strette”, anche quando si conosce molta gente.
Uno studio psicologico recente ha portato alla luce un fenomeno che potremmo definire il “paradosso delle amicizie”. Secondo gli scienziati, le persone sono più portate a stringere legami profondi con chi ha pochi amici, a dispetto di chi ne ha tanti. Perciò avere molti legami potrebbe rivelarsi addirittura controproducente quando si tratta di instaurare rapporti profondi! Il motivo non è del tutto chiaro, ma è probabile che conti molto la ricerca della reciprocità, che costituisce la base di qualsiasi rapporto significativo. Le persone che hanno molti amici “diluiscono” le loro capacità sociali tra tante persone e appaiono per questo, anche ingiustificatamente, un po’ meno affidabili.
Al di là dei legami stretti esiste una quantità di legami più labili ma continui ed estesi, connaturata al nostro vivere sociale. La quantità di persone con cui si interagisce ogni giorno dipende molto dallo stile di vita individuale e si potrebbe dire che in molti casi permettersi di avere a che fare con poche persone è un vero e proprio lusso.
Spesso sui social le amicizie, come gli amori, sono ostentate e viene esaltato il fattore quantità: più amici, più considerazione sociale e più popolarità. La realtà è ben diversa: il numero di amici che ognuno di noi ha è un dato circostanziale, cioè varia in base allo specifico momento della vita che stiamo attraversando e non ha un valore intrinseco. Nulla di cui vantarsi e nulla di cui farsi una colpa. Ecco che ci ricolleghiamo a quello che prima abbiamo definito “lusso di relazionarsi con pochi”: si tratta principalmente del lusso dell’indipendenza mentale, che raggiungiamo quando iniziamo a vivere veramente la nostra vita e non abbiamo più bisogno di ostentare.
Uno studio del 2015 pubblicato sulla testata Psychology and Aging ha dimostrato un dato che molti di noi hanno empiricamente riscontrato nella vita: più l’età avanza, più la cerchia sociale si restringe. Questo non è necessariamente un dato negativo, visto che spesso la quantità e la qualità sono due cose diverse. La riduzione del numero di contatti stretti e l’aumento del loro “peso” è da guardare decisamente con favore.