Il dibattito tra pianificare attentamente il futuro o abbracciare l'incertezza del presente è una questione che ha diviso l'umanità nel corso dei secoli. Entrambe le prospettive vantano vantaggi e svantaggi e la scelta tra una vita rigorosamente pianificata o un'esperienza più spontanea è spesso soggettiva e dipende dalle preferenze personali di ciascun individuo.
Quali sono i punti di forza di chi preferisce pianificare ogni cosa?
La pianificazione offre una guida chiara per il futuro, fornendo una struttura solida su cui costruire le proprie giornate, settimane e anni. Avere obiettivi ben definiti e un piano d'azione può aumentare la produttività e la motivazione, consentendo alle persone di perseguire i propri sogni con determinazione.
Inoltre, l’organizzazione razionale e meticolosa riduce lo stress derivante dall'incertezza. Sapere cosa aspettarsi e aver preparato un piano B per affrontare gli imprevisti può offrire un senso di sicurezza e controllo sulla propria vita.
E chi preferisce una vita contrassegnata dall’improvvisazione, quali vantaggi ha?
Vivere alla giornata significa avere un atteggiamento più rilassato e aperto alle opportunità che la vita offre. Spesso, le esperienze più memorabili e significative si verificano quando si è disposti ad abbandonare il piano e a seguire il flusso del momento.
Vivere nel presente permette di apprezzare le piccole gioie quotidiane e di adattarsi più facilmente ai cambiamenti inaspettati. Tra i vantaggi indiretti, annoveriamo sicuramente lo sviluppo di una maggiore flessibilità mentale e della capacità di affrontare le sfide con una prospettiva più aperta. Chi vive alla giornata è solitamente più creativo di chi pianifica ogni cosa.
La chiave per scegliere tra queste due possibilità (pianificare o no la propria vita) potrebbe risiedere nell’equilibrio. La pianificazione fornisce una struttura necessaria per il successo a lungo termine, mentre la flessibilità consente di godere appieno del presente e stimola il cervello.
Un approccio consapevole alla vita potrebbe coinvolgere la definizione di obiettivi a lungo termine, ma con la flessibilità di adattare il percorso mentre si progredisce. Essere aperti alle opportunità impreviste può arricchire l’esistenza di ciascuno in modi che la pianificazione rigida potrebbe non consentire.
Secondo molti esperti, l’essere umano ha bisogno di vivere dentro un sistema strutturato (una routine) per stare bene, così come anche gli animali hanno bisogno di un “territorio” stabile e di una regolarità nelle loro giornate. Secondo diversi psicologi conquistare, stabilire e mantenere una vita prevedibile calma fonti potenti di disagio come l’ansia. Potremmo osare dire che secondo la psicologia pianificare è un po’ meglio che vivere alla giornata. Ma concedersi piccoli spazi di imprevisto è comunque fondamentale per tenere accesa la scintilla che ciascuno di noi ha dentro e che si riconnette con il nostro bambino interiore.
Dare una risposta definitiva alla questione posta nel titolo è dunque molto difficile, e forse nemmeno necessario. Conoscere i pro e i contro del vivere alla giornata o del pianificare ogni cosa è meglio che fare una scelta di campo netta – anche perché questa dipende molto più dall’istinto e dal carattere che da una presa di posizione razionale.