Tutti ricordano la grandezza dell’Impero Romano o, più avanti, la grande potenza del Sacro Romano Impero, degli Ottomani e dei Mongoli di Gengis Khan. Ma nella Storia tanti altri piccoli e grandi regni hanno segnato per sempre i loro territori e meritano di essere riscoperti.
Ecco una carrellata di regni ed imperi che dalla fine dell’Antichità alle soglie dell’era contemporanea hanno modellato la storia dei loro territori.
L’impero Sasanide, governato dall’omonima dinastia, era conosciuto dai suoi abitanti come Eranshahr (letteralmente "Impero ariano"). Questo impero, che comprendeva le aree degli attuali Iran, Iraq, Afghanistan, Siria orientale, Armenia, Georgia, Azerbaigian, Daghestan nonché parti della Turchia, dell’Egitto e della Penisola Arabica, nacque dopo la sconfitta dei Parti ad opera dei Romani e rivaleggiò a lungo con la potenza di Roma. La religione predominante era lo zoroastrismo e fu l’ultimo grande impero mediorientale prima della nascita dell’Islam. Oggi sono in pochi a ricordare il suo sfarzo e la sua enorme estensione: uno dei pochi imperi della Storia con una religione oggi quasi dimenticata.
Il piccolo regno controllava l’area del Sud della Scozia ed era una delle realtà più potenti dopo il declino dell’Impero romano d’Occidente. Secondo molti, la storia ultracentenaria di questo regno ha contribuito a plasmare la Gran Bretagna moderna. Il regno di Strathclyde era avanzato, con una qualità della vita per i suoi abitanti decisamente maggiore rispetto ad altre zone d’ Europa dove la caduta di Roma aveva causato una profonda depressione economica. Verso la fine del IX secolo il regno fu conquistato dai Vichinghi finché nel 1092 Guglielmo il conquistatore lo rese definitivamente parte della sfera d’influenza inglese.
La dinastia merovingia è ricordata come la capostipite dei Re di Francia, benché successivamente fu rimpiazzata dalla dinastia carolingia. L’antenato che diede il nome alla stirpe era il re Merovech. Il vero fondatore della dinastia è però considerato Clodoveo, che fu il primo re barbaro a convertirsi al cattolicesimo. Da quel momento i Franchi furono il “popolo eletto” e amico del Papa e da lì trassero gran parte del potere ideologico che poi ereditò Carlo Magno.
I merovingi furono i primi a creare un prototipo del regno dei Franchi, che chiamarono “il regno dei regni” per la potenza crescente nell’area centroeuropea. Il territorio non era governato in modo centralizzato ma secondo un sistema che anticipa quello feudale: purtroppo le realtà tribali a quel tempo erano ancora forti e contribuirono a guerre intestine che destabilizzarono il nascente impero.
Il regno d’Aragona fu davvero una potenza del suo tempo. Controllava gran parte dell’area del Mediterraneo, tra la Spagna e l’Italia del Sud. Più che un regno in senso classico era considerabile una confederazione di Stati sotto la guida di un potente re. Il regno d’Aragona è considerato a tutti gli effetti l’antenato della odierna Spagna ma ha lasciato le sue vestigia anche nel nostro Paese.
Tutti conoscono il maestoso impero nato dalle conquiste di Gengis Khan ma pochi ricordano le potenze che si originarono dopo la divisione di questi domini e che permasero per secoli nei luoghi conquistati. Uno straordinario esempio è il Khanato di Crimea, fondato da membri della cosiddetta “Orda d’Oro”. Stabilitisi in Crimea, abbandonarono la loro esistenza nomade e formarono un piccolo impero. Anche quando gli Ottomani, la grande potenza dell’area, sconfissero gli abitanti della Crimea, permisero al Khanato di restare semi-indipendente. La storia dell’Orda d’Oro e del Khanato di Crimea è fortemente impressa nella storia russa perché furono proprio i russi i principali avversari di questo popolo: dopo infinite guerre riuscirono finalmente ad annettere il territorio ponendo fine a questa stirpe mongola.
Il Regno di Kandy fu un importante regno nell'attuale Sri Lanka che ha prosperato nell'entroterra montuoso dell'isola dal XV secolo fino alla sua caduta sotto il dominio britannico nel 1815. Il Regno di Kandy è stato caratterizzato da una forte identità culturale e politica singalese, con la religione buddhista che ha svolto un ruolo centrale nella vita sociale e politica del regno. Il suo paesaggio montuoso e le sue foreste hanno contribuito a proteggere Kandy facevano sentire gli abitanti inattaccabili dall’influsso dei regni stranieri. Nel corso del ‘700, però, le lotte interne per il potere e le alleanze mutevoli hanno indebolito il regno, rendendolo vulnerabile all'invasione britannica. La caduta del Regno di Kandy ha segnato la fine dell'indipendenza politica di Sri Lanka e l'inizio del periodo coloniale britannico sull'intera isola.