Il Kamasutra è un testo dell’antica tradizione indiana che ha più di duemila anni: la sua versione definitiva fu sistematizzata Mallnaga Vatsayayana nel terzo secolo dopo Cristo, ma l’origine primaria è molto più vecchia e probabilmente affonda, come molti libri del mondo antico, in una serie di tradizioni trasmesse oralmente.
Che cos’è il Kamasutra, in definitiva? È un trattato sull’amore che propone, attraverso ben 7 libri, il percorso ideale per raggiungere un equilibrio perfetto in coppia. La felicità della relazione amorosa è intesa come qualcosa che possa arricchire l’uomo e la donna dando loro accesso a un’armonia più ampia, quella dello spirito.
La traduzione letterale del termine Kamasutra, titolo del libro, potrebbe essere resa con “Aforismi d’amore”. Secondo la leggenda il testo venne concepito, nella sua forma prima, dal dio Shiva che dettò il testo al suo servo Nadin dopo essersi innamorato “della parte femminile di se stesso”. Il filosofo del terzo secolo che oggi è riconosciuto come autore del libro, invece, pare che avesse fatto voto di castità, disquisendo per lunghi anni sull’amore senza averlo praticato in prima persona.
Ora, non neghiamo che il Kamasutra esplori ampiamente e dettagliatamente il tema dell’erotismo nel suo lato più carnale, con le celeberrime “posizioni”. Inquadriamo però questa trattazione in un disegno più ampio, che descrive gli scopi della vita umana: il benessere, il piacere, l’etica e la liberazione dai beni materiali. Quindi nel cammino verso la perfezione il piacere è contemplato come qualcosa di naturale e anche sacro, come un viatico per il raggiungimento di una felicità più duratura e più completa.
Le “posizioni dell’amore” descritte nel Kamasutra sono la parte più famosa del libro. Secondo Vatsayayana e i suoi predecessori, il piacere ha “sessantaquattro vie”, quindi ci sono molti modi per raggiungerlo. Questa idea ha molto a che fare con la tradizione dello yoga, che è composto da una serie di posizioni via via più difficili attraverso le quali il praticante raggiunge l’equilibrio perfetto tra corpo e mente.
Pochi sanno che il Kamasutra, nelle sue prime parti, è anche un trattato di seduzione, che insegna in particolar modo agli uomini a curare il proprio corpo e a comportarsi in modo galante. Ci sono anche, in un’atmosfera che echeggia certi scrittori della Roma classica, una serie di consigli su come tradire senza farsi scoprire, che stridono e allo stesso tempo si armonizzano con discorsi su come rendere stabile e felice un matrimonio ecc.
Il Kamasutra descrive il rapporto uomo-donna in un’ottica estremamente paritaria: da un lato l’uomo deve privilegiare il piacere della partner anche a discapito del proprio, dall’altro si insiste sull’importanza di scambiarsi i ruoli di potere sia nel letto che fuori. L’amore è visto come una lotta, passionale e istintiva, nella quale per raggiungere la sublimazione occorre mettere tutto di sé nel rapporto, comprese la propria carica aggressiva e la propria energia positiva.