Le leggende antiche sono così affascinanti da essere sopravvissute nei millenni fino a noi, attraversando civiltà completamente diverse l’una dall’altra. Ma quelle che un tempo erano raccontate come verità assolute sembrano, con la mentalità scientifica dell’oggi, solo fantasie. C’è però un fondo di verità, o almeno un’ispirazione realistica, nelle leggende più famose? In qualche caso sì, come vedremo tra poco.
La leggendaria città di Troia, al centro dell’omonima guerra raccontata da Omero, è stata a lungo creduta un prodotto dell’immaginazione. Ma nel diciannovesimo secolo furono trovate in Turchia le rovine di una città molto antica, riconducibile all’epoca del poema e con strati che arrivavano fino a periodi molto antecedenti; soprattutto, la città corrispondeva alla descrizione fatta da Omero. Non possiamo dire con certezza quanto l’Iliade abbia un fondo di verità, ma possiamo sapere che Troia come città è realmente esistita ed è entrata probabilmente in competizione con le polis greche per motivi commerciali.
Il kraken è una creatura marina mitologica spesso descritta come un calamaro gigante. Gli scienziati hanno scoperto che effettivamente esistono calamari sproporzionati in grandezza che possono arrivare a misurare fino a 13 metri. Queste creature vivono nei mari più profondi, il che rende difficile studiarle: il primo calamaro gigante vivo è stato filmato solo nel 2004. Ciò non toglie che questa specie animale possa essere stata d’ispirazione per il leggendario kraken.
La Bibbia racconta la distruzione delle corrotte città di Sodoma e Gomorra da parte di Dio, che le avrebbe distrutte con una pioggia di fuoco. In Giordania, vicino al Mar Morto, gli archeologi hanno scoperto le rovine di una città dell’età del bronzo che potrebbe essere stata di ispirazione alla Sodoma biblica. Come è sorto questo collegamento? Le rovine si trovano più o meno nell’area descritta dalla Bibbia, risalgono all’epoca giusta e presentano segni di distruzione e abbandono. Le teorie sulla distruzione della città sono diverse, dal terremoto all’impatto di un meteorite, cose che confermerebbero la base di verità del racconto biblico: sia durante i terremoti sia dopo la caduta di meteoriti è facile che si sviluppino incendi.
Secondo alcuni la leggenda della mitica città di Atlantide, scomparsa sotto le acque, potrebbe essere stata ispirata a eventi reali accaduti nell’antichità. L’isola greca di Santorini fu interessata, intorno alla metà del secondo millennio avanti Cristo, dalla terribile “eruzione minoica”, uno dei più gravi eventi vulcanici documentati della storia. Questa eruzione provocò effetti devastanti su Santorini e Creta e diede origine probabilmente a uno tsunami che sommerse gli insediamenti minoici e fu avvertito fino in Egitto. Alcuni studiosi pensano che la memoria di questi eventi sia stata d’ispirazione a Platone per il suo mito su Atlantide.
La mitologia greca racconta la storia degli Argonauti e della conquista del Vello d’Oro da parte di Giasone. La leggenda potrebbe avere, anche questa volta, una base di realtà. In Georgia esiste un’antica usanza, quella di raccogliere l’oro dai fiumi usando velli di pecora: questo materiale era ed è usato per “catturare” i minuscoli frammenti d’oro che vengono trascinati dalla corrente. Tale tecnica è stata in uso per migliaia di anni e potrebbe avere ispirato l’immagine leggendaria di un vello completamente fatto d’oro.
I giardini pensili di Babilonia sono considerati tra le sette meraviglie del mondo antico, ma sono esistiti realmente? La questione è ancora dibattuta tra gli studiosi. Alcuni ricercatori pensano, vista l’assenza di evidenze a Babilonia, che questi lussureggianti giardini non si trovassero lì ma nella relativamente vicina Ninive, dove esisteva un vasto sistema di canali che avrebbe potuto consentire la creazione di giardini verticali.