A volte, nelle calde giornate estive, è possibile provare un lieve senso di vuoto, specie nelle ore più calde in cui si è magari impossibilitati a uscire di casa. Ma questo piccolo vuoto, spesso sovrapponibile alla noia, è ben diverso dall’angosciante vuoto che porta a sentire ogni cosa come priva di importanza e la vita come una sorta di guscio senza interno. Quando questo genere di sensazione si prolunga nel tempo può allarmare e portare la persona a chiedersi che c’è che non va nella sua vita. Capiamo quali possono essere le cause del senso di vuoto persistente:
Chi sta affrontando un trauma potrebbe avvertire un senso duraturo di svuotamento e di scollegamento dal mondo esterno.
Di solito quando si parla di stress eccessivo o di burnout si pensa al mondo del lavoro ma non sempre è così: anche una situazione familiare o sentimentale difficile può sovraccaricare eccessivamente la persona e portarla a uno stato di prostrazione in cui la sensazione di vuoto emerge potentemente.
A volte si sente un senso di vuoto quando ci si rende conto che la propria vita non sta andando nella direzione che si vorrebbe e non si sta lavorando per realizzare i propri sogni. Quando è così il senso di vuoto è un campanello di allarme molto prezioso che può aiutare a cambiare rotta.
Il senso di vuoto è tipico, insieme ad altri sintomi, di disturbi mentali come la depressione o il disturbo borderline di personalità. Non è l’unico indicatore della malattia in atto ma è parte integrante di essa e contribuisce a renderla più dolorosa.
Come si affronta il senso di vuoto? La risposta dipende molto dalla causa di tale sgradevole sensazione. Se questa è collegata ad altri sintomi tipici del disturbo mentale, l’unica cosa da fare è intraprendere un percorso di cura apposito. Se invece le cause sono altre, ci sono alcune azioni auto-curative che possono essere intraprese:
Molte persone che provano un senso di vuoto hanno l’impressione che qualcosa nella loro vita non vada, ma sono prese da sensazioni vaghe e non riescono a identificare il problema. Analizzando la propria vita è possibile andare a caccia delle ragioni del senso di vuoto: la consapevolezza è l’arma primaria per combattere questa sgradevole sensazione.
La scrittura è un medium molto utile per tenere a bada il senso di vuoto e può essere un ottimo metodo di autoanalisi. Tenere un diario è consigliato perché aiuta a prendere consapevolezza delle emozioni associate al senso di vuoto e aiuta a collegarle con ciò che avviene effettivamente durante le giornate. Tutto questo è utile per pianificare delle strategie di intervento che possano aiutare a migliorare la vita, o anche a darle una vera e propria svolta.
Dopo avere analizzato, anche con l’aiuto della scrittura, le proprie emozioni è possibile acquistare maggiore consapevolezza su cosa rende felici e cosa no. A questo punto è importante incorporare nella propria vita azioni, situazioni o persone che contribuiscono alla felicità personale, riempiendo quel vuoto che prima era così misterioso.
La consapevolezza dei propri obiettivi aiuta molto a tenere a bada il senso di vuoto. Sapere che si sta andando in una certa direzione, anche con piccoli passi, costituisce già una potente fonte di motivazione e di auto-cura.
Chi sente un senso di vuoto può “riempirlo” rafforzando la propria rete sociale o rivolgendosi ad essa per chiedere aiuto. Ricordiamo che siamo animali sociali e possiamo avvertire un senso di vuoto quando semplicemente non trascorriamo abbastanza tempo in compagnia delle persone che per noi contano davvero.