Il termine cobwebbing viene dall’inglese “cobweb”, ossia “ragnatela” e consiste nel liberarsi di quelle relazioni, sia amicali sia amorose, che non sono più significative per la nostra vita. Secondo i sostenitori di questa pratica, essa aiuta a liberarsi dalla “ragnatela” riscoprendo interessi personali sopiti, crescendo umanamente e facendo qualcosa di buono per la propria salute mentale. Ma i benefici del cobwebbing sono reali?
Tagliare una relazione che ormai non dà più nulla può essere uno sprone importante per attivare un processo di autoguarigione. Liberandosi dal peso del passato ci si proietta quasi senza accorgersene verso il futuro, cambiando approccio e riscoprendo eventuali risorse dormienti. La pratica del cobwebbing aiuta inoltre a valorizzare le relazioni importanti e significative riequilibrando la rete sociale di ciascuno.
Il cobwebbing, secondo i sostenitori di questa pratica, è molto diverso dal ghosting: si tratta di un percorso, non di una decisione impulsiva, e può essere fatto in modo rispettoso della persona che viene “lasciata”.
Come si fa cobwebbing? Il primo passo consiste nell’analisi della propria rete sociale e nell’individuazione delle relazioni che non valorizzano, che non supportano più la crescita personale. In questa fase è importante attivare l’empatia e il perdono, riconoscendo che alcune relazioni sono giunte al capolinea ma senza cadere nella colpevolizzazione fine a se stessa, anzi sforzandosi di perdonare sé e gli altri per gli errori commessi.
Successivamente arriva la fase della “pulizia” vera e propria, che è sia fisica sia digitale: si tratta di togliere dalla propria casa oggetti che comportano ricordi pesanti, ma anche di eliminare certi contatti dalla rubrica. Il tutto dovrebbe essere fatto, secondo i sostenitori del cobwebbing, in modo non impulsivo e assolutamente diverso rispetto al processo di ghosting, se necessario arrivando a un confronto aperto con la persona e spiegandole chiaramente perché si sente il bisogno di rimuoverla dai contatti.
In terzo luogo arriva la necessaria fase della riapertura verso nuove amicizie o nuove relazioni amorose. Il cobwebbing non mira infatti a creare il deserto intorno alla persona, bensì a incoraggiarla a ricercare e mantenere relazioni più significative.
Il cobwebbing può essere inteso come un processo di continuo automiglioramento, come un modo di prendersi cura della propria sfera sociale sapendo quanto questa sia importante per la crescita personale. Non si tratta di una decisione impulsiva ma di un modo per riflettere profondamente sul proprio stile relazionale e sulle persone che si vuol fare entrare o meno nella propria vita.