Nel linguaggio della gen Z le red flag sono i “semafori rossi” che devono avvertirci sul fatto che una relazione non ha futuro. E ben venga, da un certo punto di vista, che se ne parli tanto: conosciamo i segnali di un possibile narcisismo del partner, di un tradimento in arrivo, di una situationship o di immaturità emotiva da talmente lontano che siamo molto più in grado di schivare i brutti colpi rispetto al passato.
Magari nel passato, prima che si cominciasse a fare luce anche a livello giornalistico sui più oscuri meccanismi del dating – dalla manipolazione al ghosting al gaslighting- le persone erano molto più ingenue e vulnerabili. Oggi però dobbiamo stare attenti a non cadere nell’eccesso opposto, cioè non dobbiamo vedere solo e sempre semafori rossi dappertutto ma fare attenzione anche ai segnali “verdi”… a meno che non vogliamo abbandonare per sempre il mondo degli appuntamenti e darci al giardinaggio.
Questo è un problema che affligge soprattutto i più giovani e sembra trasformare il mondo delle relazioni in una corsa a ostacoli. Sempre preoccupati dallo schivare qualche brutto tiro, potremmo pensare che i ragazzi di oggi sono sempre più “adulti” ma anche esageratamente sull’attenti. Anche chi ha vissuto nel passato molte storie può cadere nello stesso tranello, avvistando red flag dappertutto e interpretando la minima azione del partner come la prova certa di una qualche tara pronta a rivelarsi. Spoiler: non sempre è così.
Secondo diversi sondaggi condotti su single in cerca d’amore, in realtà gli uomini e le donne hanno in gran parte interessi simili. Una recente intervista che ha coinvolto 8000 single ha rivelato che le donne sono in gran parte convinte che gli uomini cerchino solo “la botta e via” (65%) mentre in realtà sia la maggioranza degli uomini (53%) che quella delle donne (68%) ha affermato di cercare una storia seria. Forse il problema è che non ci si capisce, o anche che la paura a volte riesce ad annullare la comunicazione?
Secondo Sara Konrath, psicologa sociale all’Università dell’Indiana, a rovinare tante possibili relazioni sul nascere sono gli stereotipi sul genere opposto (che poi vengono tradotti dalla vulgata in red flag). Siamo ancora al punto che “gli uomini sono tutti farfalloni, le donne tutte sedotte e abbandonate”? Dovremmo imparare a guardare con più curiosità e più senso di attesa la persona che ci sta di fronte perché solo conoscendola un po’ più approfonditamente saremo in grado di distinguere un semaforo rosso da un semplice fraintendimento.
Su Tiktok infatti è nato un piccolo movimento di creator che spiegano non più a riconoscere le red, ma le green flag, ossia i segnali incoraggianti e positivi. Nello studio citato prima oltre il 90% degli uomini e delle donne ha asserito che oggi fare dating è una faticaccia pazzesca, ma abbiamo tutti il potere di rendere i nostri appuntamenti meno pesanti, concentrandoci sull’esperienza prima che su fantomatici cattivi segnali da captare immediatamente.