Blue zone è un termine coniato negli anni 2000 da Dan Buettner, giornalista del National Geografic, dopo un reportage nella località giapponese di Okinawa. Oggi il termine si allarga a 5 zone del pianeta che hanno un numero di centenari più alto rispetto alla media nazionale e quindi sono posti dove si vive meglio e più a lungo.
Queste 5 aree sono:
Perché in queste zone del mondo così lontane tra loro ci sono tanti centenari? Qual è il loro segreto, o meglio, i loro segreti?
Tutte le zone blu sono accomunate dalla presenza di una dieta locale gustosa ma sana e genuina. Mantenere un basso indice di massa corporea è uno dei fattori più importanti per contrastare l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari.
Fondamentale quanto il cibo è la presenza di un tessuto sociale positivo e arricchente. Tutte le blue zones sono piuttosto isolate rispetto al resto delle loro Nazioni e le persone vivono con un forte senso di comunità dalla nascita alla morte. Avere legami sociali positivi e ridere molto sono fattori di contrasto all’invecchiamento mentale ma anche alle malattie fisiche.
Nelle blue zones generalmente si lavora, o comunque ci si mantiene attivi, fino a un’età importante. Pur non disdegnando il riposo, che è fondamentale quanto muoversi, in queste zone le persone anziane camminano molto e danno una mano nello svolgere le attività della comunità: in questo modo si mantengono giovani dentro e fuori.
Nelle blue zones di Giappone e Costa Rica le persone trovano fondamentale avere un ikigai o plan de vida, insomma, uno scopo che vada oltre il semplice esistere. Questo fattore “spirituale” è molto importante per mantenere viva la soddisfazione di sé e continuare a porsi come persone in cammino anche in tarda età.
In tutte le blue zones le verdure sono una componente fondamentale della dieta. Come suggeriscono i nutrizionisti, mangiare verdure ogni giorno è molto importante per mantenere la linea e la salute.
Nelle blue zones di Italia e Grecia un buon bicchiere di vino non manca mai in tavola. Bere uno o due bicchieri di vino rosso o birra al giorno può avere degli effetti benefici sulla salute e abbassare il livello di stress, specie se il tutto viene fatto in compagnia.
Nelle blue zones gli anziani non sono emarginati, ma sono membri rispettati della comunità. Per la longevità è molto importante l’inclusione sociale: un anziano che si sente “inutile” è una persona infelice e con meno prospettive di vita davanti.
Questi sono i valori e le abitudini delle blue zones, consigli che possiamo portare anche nella nostra vita quotidiana. E voi sapevate di queste zone? Le avete mai visitate o ci vivete?