Anche tu quando suona la sveglia al mattino utilizzi la funzione “posticipa” per restare a letto altri 5 minuti? Molte persone si comportano così e credono che quel poco di sonno guadagnato aiuti a rendere meno traumatico il risveglio. In realtà, secondo una nuova ricerca, non è proprio così.
Gli studiosi dell’università di Notre Dame negli USA, per dimostrare che posticipare la sveglia fa male, hanno preso in esame 450 adulti con un lavoro full time, monitorando il loro sonno con l’aiuto di dispositivi indossabili. Hanno scoperto così che chi posticipava la sveglia aveva una incidenza maggiore di disturbi del sonno rispetto a chi si svegliava naturalmente.
In realtà, al di là dello snooze, è proprio l’uso della sveglia ad essere responsabile di alcuni problemi, come lo studio dimostra. I partecipanti che, potendo farlo, non utilizzavano proprio questo strumento dormivano più a lungo ed erano meno propensi all’utilizzo della caffeina come rinvigorente.
Il sonno non è un processo continuo ma si compone di fasi, ciascuna delle quali dura circa 90 minuti. Le fasi principali sono il sonno non-REM, quello più profondo, e il sogno REM, l’intervallo di tempo in cui si sogna. Il sonno REM è anche la fase durante la quale il cervello processa le informazioni della giornata trascorsa e immagazzina i ricordi. Quando la sveglia suona il ciclo in cui ci troviamo si interrompe bruscamente. Questo è già traumatico di per sé, ma se ci alziamo subito abbiamo un effetto diverso rispetto a se decidiamo di ritardare la sveglia.
Come mai ritardare la sveglia fa male? Questa azione interrompe il ciclo naturale del riposo e genera la cosiddetta inerzia del sonno, quella sensazione di ottundimento che si prova quando ci si alza ancora stanchi e che può trascinarsi per l’intera giornata. Infatti posticipando la sveglia illudiamo il corpo di poter iniziare un nuovo ciclo del sonno, che sarà a sua volta bruscamente e prematuramente interrotto, non avendo quindi la possibilità di completarsi. Uno studio del 2018 ha provato che chi posticipa la sveglia ha performance cognitive peggiori durante la giornata rispetto a chi non compie questa azione. Meglio dunque alzarsi subito e non cedere alla tentazione di ritardare la sveglia.