“The Strenght of Absent Ties: Social Integration via Online Dating” è il titolo di uno studio dell'Università dell'Essex, condotto in collaborazione con l'Università di Vienna. Esso guarda agli utenti dei siti di dating ed evidenzia come i matrimoni nati da relazioni inizialmente virtuali, oltre a essere in media più duraturi, sono anche più democratici.
Dagli osservatori austriaci e statunitensi è emersa infatti un'alta percentuale di fidanzamenti nati online. Il dato è decisamente alto per le relazioni omosessuali (addirittura un 70% dei fidanzamenti) mentre è più contenuto per gli etero (20%, una percentuale che però qualche anno fa sarebbe sembrata impossibile).
Si parlava di democraticità nelle coppie: per l'America, questo vuol dire un aumento delle relazioni interetniche.
Un altro studio, dell'Università di Chicago, ha valutato le interviste rilasciate da 19.000 persone sposate tra il 2005 e il 2012. Le domande vertevano sulla propria esperienza di coppia e veniva chiesto un giudizio sulla qualità del rapporto amoroso. Ebbene, sembra che le coppie nate online, rispetto a quelle che si sono conosciute in modo tradizionale, siano più solide e felici.
La percentuale di divorzio nei matrimoni nati online, infatti, sembra essere solo del 6%.
Entrambi gli studi sono di qualche anno fa, possiamo immaginare però che il trend continui se non aumenti, dal momento che la crescita del consumo di internet in Italia è aumentata in questi anni.
A febbraio 2020, prima del fisiologico calo dovuto al lockdown, tutti i principali siti di dating italiani registravano aumenti a due cifre.
Rimane da chiedersi: perché questa maggior felicità nelle coppie nate su internet?
I ricercatori non si sono espressi con chiarezza. John Cacioppo, il coordinatore dello studio dell'Università di Chicago, ha ipotizzato che questo avvenga per via della maggiore possibilità di scelta e selezione che i siti di dating offrono. Inoltre, non ci sarebbe tra chi si incontra il filtro influenzante della società, del gruppo di amici o altro.
Personalmente concordo con queste ipotesi e non ci sarebbe molto altro da aggiungere, se non una domanda: perché parliamo ancora della conoscenza via internet con questa patina di dubbio, con questa aura di stranezza? Sembra più facile accettare la nascita di amicizie su internet che di amori, come se fossimo ancora legati all'idea romantica del colpo di fulmine o dell'intreccio casuale di circostanze.
Ci sono ancora magazine italiani che riportano le notizie di matrimoni nati da siti di dating come se si trattasse di miracoli!
Piano piano questo tipo di idee sta sparendo, non perché conoscersi direttamente dal vivo non sia ancora uno delle principali maniere di iniziare una storia d'amore, ma perché sta cambiando il nostro modo di intendere internet. Gradualmente, da giochino semi-serio è diventato sempre più un territorio autenticamente reale, parte della nostra vita privata, sociale e sentimentale. Possiamo osar dire che negli ultimissimi anni la trasformazione si sia definitivamente compiuta anche in Italia, un paese più conservatore di molti altri da questo punto di vista.