Di quale team fate parte? Della squadra dei "difficili" o del "club dell'innamoramento facile"?
Se fate parte del secondo, sappiate che non siete i soli. Al di là del cosiddetto "colpo di fulmine", che è una specie di rara e bella magia a due, è sotto gli occhi di tutti che alcune persone sono molto più propense a innamorarsi di altre.
Avrete avuto anche voi l'amico o l'amica che vi confessava quasi quotidianamente di essersi innamorato di una persona nuova (e di solito, finiva per non fidanzarsi mai con nessuna di queste). E se non l'avete avuto/a, probabilmente a rivestire quel ruolo eravate voi.
In un sondaggio informale proposto dal magazine femminile Cosmopolitan il 53% delle persone afferma di non innamorarsi spesso, ma ben il 47% accetta di definirsi come "un temporale pieno di colpi di fulmine!".
Più che di innamoramento, sarebbe più giusto parlare di infatuazione: un misto di attrazione fisica e mentale che ci predispone all'instaurazione di un vero innamoramento, quando siamo ricambiati, e poi dell'amore.
Ma perché alcune persone si infatuano più facilmente di altre?
La psicoterapeuta Gabriella di Cosmo è recentemente intervenuta su questo tema, chiarendo che non c'è nulla di sbagliato in chi si innamora facilmente. Si tratta di persone più sensibili, più emotivamente predisposte all'amore. Ma c'è un punto su cui fare attenzione, dato che sensibilità fa spesso rima con vulnerabilità.
Gli psicologi ritengono che chi si innamora spesso stia cercando attivamente di colmare un vuoto, che si è originato durante l'infanzia e che è identificabile con una continua mancata soddisfazione dei bisogni affettivi. In pratica, chi si innamora facilmente ha avuto, nella maggior parte dei casi, dei genitori che non si curavano "abbastanza" di lui o lei. Questo ha creato nella persona, ormai grande, la sensazione continua di un buco da tappare.
Si tratta di una forma mentis che porta l'individuo a cercare continuamente l'affetto degli altri per sentirsi "definito", ovvero a cercare se stesso attraverso gli altri.
La buona notizia è, ripetiamolo, che non c'è niente di patologico in un bisogno simile, che accomuna molte persone e che anzi mi sembra positivo, perché spinge all'attività.
Creare continuamente ponti verso gli altri, farsi colpire dalla bellezza esteriore ma anche interiore di molte persone è una "carta in più" per chi è in cerca della persona giusta.
Chi invece fa fatica a innamorarsi è mentalmente più stabile, più razionale e più sereno, ma rischia proprio per questo di lasciarsi sfuggire delle occasioni interessanti.
Diverso è il caso in cui questa raffica di emozioni sfoci, una volta trovato l'amore, in una dipendenza affettiva. Questo è il caso in cui il famoso "buco", quel vuoto che chi si innamora facilmente ha dentro, non riesce a essere tappato e anzi continua a farsi sentire.
È piuttosto facile che chi è portato ai colpi di fulmine sia predisposto anche a instaurare, con la stessa velocità, delle condizioni di dipendenza le quali, stavolta, sono molto pericolose per la loro salute psicofisica. Senza contare che si diventa, a quel punto, facile preda di partner narcisisti, evitanti o manipolatori.
Perciò, ascoltate, collezionatori di colpi di fulmine! Avete un dono, ma anche una responsabilità verso voi stessi! Non dimenticatelo mai.