Da adolescenti è normale provare ammirazione per un cantante, un attore o una popstar e dichiararsene “innamorati”; ma questa particolare sensazione non si limita sempre alla prima adolescenza e può coinvolgere anche persone più grandi, già adulte. Su internet, in molti forum, sono presenti discussioni in cui ci si domanda: “è normale provare amore per una persona famosa?”.
L’innamoramento per i Vip coinvolge soprattutto giovani donne, le quali ritengono di provare per il loro personaggio preferito “qualcosa di più” rispetto alla semplice ammirazione. Le riviste e i magazine dedicati al gossip ci consentono di sapere molto sulla vita dei personaggi famosi, dalla loro storia familiare fino al loro attuale status sentimentale, tanto da darci l’impressione di conoscerli, o poterli conoscere, per come veramente sono. Questo dilagare di notizie alimenta indirettamente il fenomeno dell’innamoramento nei confronti dei Vip, che non è patologico in senso stretto ma è però identificato dalla psicologia come una sindrome: la sindrome di de Clerambault, detta anche erotomania.
Il nome di de Clerembault è quello del primo psichiatra che, nel 1921, identificò e descrisse questa particolare condizione. In particolare, Clerembault raccontò di una paziente di 53 anni che era convinta di essere amata nientemeno che da Giorgio V d’Inghilterra, il quale a suo dire le mandava segnali scostando in modo particolare le tende di Buckingham Palace. Questo, naturalmente, è un caso “estremo” e non ha a che fare con le infatuazioni adolescenziali, che sono interpretabili invece come un momento fondamentale della maturazione sessuale e romantica dei ragazzi e delle ragazze.
Chi soffre di questa particolare sindrome ha un comportamento del tutto normale, eccezion fatta per la sua “fissazione” amorosa. Perché ci si trovi in presenza della sindrome, è necessario che la persona sia convinta di essere ricambiata dal Vip in questione, anzi, che sia convinta di essere stata notata e ricercata da lui per primo. La persona crederà che il suo “amante segreto” comunichi con lei tramite messaggi nascosti e segnali sottili, non comprensibili agli altri. Non è detto che l’oggetto dell’ossessione amorosa debba essere necessariamente un appartenente al mondo dello spettacolo: può capitare di “innamorarsi” allo stesso modo anche delle persone più ricche, più stimate o più ammirate del proprio ambiente.
Questo “falso amore” ha tutte le caratteristiche dell’amore romantico e denota in generale una certa forza in chi lo prova: come accade nei veri amori romantici, anche qui l’attaccamento è inossidabile e non si arresta né di fronte alle prese in giro degli altri, né col passare del tempo. Anche quelli che potrebbero essere definiti cinicamente dei “pedinamenti”, spesso messi in atto da chi ha la sindrome di Clerembault, non sono altro che la manifestazione di un desiderio di vicinanza molto simile a quello dell’amore romantico.
Incontrare una persona che soffra della sindrome di Clerembault nella sua forma “canonica” è molto raro: questa curiosa condizione è però utile per capire quanta forza celino, nella loro stranezza, le tante persone in vario modo ossessionate dai Vip o dai grandi personaggi della politica e della scienza. In qualche modo, il fascino che queste figure “superiori” emanano agisce fortemente sulla componente spirituale dei loro ammiratori e ammiratrici: gli esiti possono essere talvolta buffi a vedersi, se non proprio ridicoli, eppure sembrano nascondere un desiderio di “sacralità dell’amore” che, per chi lo vive, è incredibilmente serio.