L’innamoramento, preludio dell’amore, è una fase di meravigliosa euforia durante la quale non si riesce a smettere di pensare alla persona amata. Come tutto, però, anche l’innamoramento segue delle fasi e con il tempo quella che chiamiamo “infatuazione” va attenuandosi. La limerenza, termine introdotto dalla psicologa Dorothy Tennov, si ha quando la fase più euforica dell’amore sembra non finire mai.
Detto così sembra bellissimo, però la limerenza può anche provocare un certo disagio. Infatti il perdurare dell’ossessione per la persona amata è simile dal punto di vista psicologico a una condizione di dipendenza compulsiva e quindi può rivelarsi complicata da gestire.
Quindi, dove sta la differenza tra la limerenza (cui fare attenzione) e l’innamoramento (totalmente positivo)? Soltanto nel tempo e nell’intensità. L’innamoramento ha, per forza di cose, una data di scadenza, mentre sembra che la limerenza non ce l’abbia; quest’ultima, poi, è così intensa e sproporzionata da poterci indurre a perdere di vista tante altre cose che sono importanti per la nostra vita. Infatti chi vive la limerenza tende, come gli innamorati, a estraniarsi dal mondo e a perdere di vista tutti i pezzi del puzzle della propria esistenza… con la differenza che gli innamorati prima o poi si “risvegliano” mentre lui no.
L’innamoramento è una fase molto intensa ed emozionante che la natura ci ha donato per permetterci di stringere un legame forte con un partner e traghettarlo verso il vero amore, il quale è un sentimento apparentemente meno intenso ma più stabile e appagante, maturo e profondo. Il guaio della limerenza è che se ci si ferma a questa fase non si evolve, non si va più in là.
Ma in realtà il vero danno, il peggiore, sta in altro, cioè nell’adottare atteggiamenti antisociali e dannosi nei confronti del partner. Anche se chi prova la limerenza non se ne rende conto, dal di fuori i suoi atteggiamenti possono sembrare improntati da una sorta di stalking. Le interazioni con il partner, governate da ossessione e continua ricerca di conferme, possono diventare complesse e pesanti per lui, fino ad assumere caratteri oppressivi.
Sono inevitabili poi, ai minimi segnali di allontanamento dal partner, momenti di forte ansia e stress che causano danni all’equilibrio psicologico.
È bene ricordare che l’amore, nonostante sia un sentimento estremamente intenso, non dovrebbe mai sfociare nell’ossessione, che è ben altra cosa dall’affezione. Sicuramente chi prova la limerenza non “lo fa apposta” ma maschera dietro un amore esagerato le proprie paure. Quando c’è amore vero, però, semplicemente non c’è bisogno di sprecare tutte queste energie! L’amore vero infatti non si vive solo dentro la propria testa ma si nutre del dialogo costante tra due identità, l’io e l’altro. La limerenza invece tende a concentrare tutto nell’ossessione personale e rischia di far perdere di vista le esigenze del partner, i suoi sentimenti e lo stesso piacere di stare insieme.