L’arrivo dell’estate scatena una serie di insicurezze che i proprietari di palestre, centri estetici, ditte produttrici di creme e pillole dimagranti cavalcano senza ritegno. “Mettiti in forma per l’estate!” si legge già da aprile su dozzine di depliant promozionali. Sui social, poi, il dibattito è inesausto, e anche su questo si costruiscono interessi economici non indifferenti: anche testate “autorevoli” stuzzicano i lettori con la possibilità di schierarsi a favore o contro la body positivity (guadagnando dalle migliaia di click che i loro articoli ricevono).
Accettare il proprio corpo o impegnarsi per cambiarlo è tra i principali argomenti di dibattito in seno alla nostra società. Ma perché l’arrivo della bella stagione stimola tutta questa massa di riflessioni? La ragione è assai banale: d’estate si va in spiaggia e ci si sveste, mostrando a tutti la forma del proprio corpo senza poter nascondere nulla.
Il disagio non fa distinzione di sesso. Secondo la vulgata, a fare le spese di questa vera e propria capitalizzazione del corpo sarebbero in primis le donne. Invece, stando alle migliaia di richieste tutte uguali che gli esperti in relazioni ricevono ogni giorno, emerge che gli uomini siano altrettanto preoccupati (e forse di più) della forma del proprio corpo.
Avere un corpo “inadatto” rappresenta, secondo molti, un ostacolo a trovare l’anima gemella. In realtà, secondo la scienza, non è così: anche se gli uomini sono tutto sommato abbastanza concentrati sulla fisicità delle potenziali partner, per le donne conta molto di più “l’insieme” e, soprattutto, il fatto di avere un bel viso. La quantità di grasso corporeo c’entra poco con l’attrazione, tutto sommato. O meglio, c’entrava: perché a forza di subire il tam tam mediatico legato a questo argomento ci siamo tutti un po’ convinti che la forma del corpo sia essenziale.
Anche se negli ultimi anni si vedono molti spunti positivi in questo senso, forse non siamo ancora arrivati a liberarci dal peso della pubblicità che tratta i corpi e le loro forme come una merce, dimenticandosi che un vestito può essere comprato o venduto, ma il corpo è un’altra cosa. Il mio corpo e il tuo ci servono per vivere, per interagire con gli altri, per lavorare e anche per amare a prescindere dalla loro forma; e per l’amore, soprattutto, non esistono corpi più o meno adatti.
Se si ama veramente il proprio corpo e si desidera allenarlo per renderlo più tonico, che senso ha farlo alle soglie dell’estate? Chi suggerisce questo non vuole forse indurre la gente a raggiungere risultati “socialmente accettabili” piuttosto che personali? Quindi, l’accettazione di una persona nella società dipende dai chili sulla bilancia? Non è assurda questa affermazione?
Per fortuna, gli strumenti per disinnescare questo inganno stanno pian piano venendo fuori. Sui social circola da qualche anno un bel meme, che dice così: «Per avere un corpo da spiaggia basta avere un corpo e andare in spiaggia».
Tutto questo per lanciare un invito che ci sentiamo di condividere: divertitevi, amate e godete, in qualsiasi stagione ma soprattutto in questa, trattando il corpo come un amico e non come un ostacolo!